“Cogli l’attimo, cogli la rosa quand’è il momento”. Perché il poeta usa questi versi? […] Perché siamo cibo per i vermi, ragazzi. Perché, strano a dirsi, ognuno di noi in questa stanza un giorno smetterà di respirare: diventerà freddo e morirà. Adesso avvicinatevi tutti, e guardate questi visi del passato: li avrete visti mille volte, ma non credo che li abbiate mai guardati. Non sono molto diversi da voi, vero? Stesso taglio di capelli… pieni di ormoni come voi… e invincibili, come vi sentite voi… Il mondo è la loro ostrica, pensano di esser destinati a grandi cose come molti di voi. I loro occhi sono pieni di speranza: proprio come i vostri. Avranno atteso finché non è stato troppo tardi per realizzare almeno un briciolo del loro potenziale? Perché vedete, questi ragazzi ora sono concime per i fiori. Ma se ascoltate con attenzione li sentirete bisbigliare il loro monito. Coraggio, accostatevi! Ascoltate! Sentite? “Carpe”, “Carpe diem“, “Cogliete l’attimo, ragazzi“, “Rendete straordinaria la vostra vita“!
Ecco come il professor Keating incoraggiava i suoi studenti nel 1989. Anche se sono passati 27 anni, tutti ricordano alla perfezione ogni singola parte del film e tutti lo riguardano quando lo trasmettono in televisione. Siamo quegli spettatori che tutt’ora credono fortemente nel talento di Neil e nella sua voglia di recitare, perché se un giovane ha così tanta voglia di fare allora bisogna lasciarlo fare ed il professore ci aveva visto lungo, lui aveva capito ciò che avrebbe voluto fare e credeva nelle sue potenzialità, per questo spronava il ragazzo a parlare con suo papà per convincerlo del fatto che la strada della recitazione era quella più adatta a lui. Invece no, essere un professore rivoluzionario nel 1959 non era possibile, bisognava seguire delle regole precise, soprattutto nei college dove era più importante apparire rispetto ad essere. Ma al professore, queste regole, non piacevano, o meglio, non se le vedeva cucite su di lui. Il suo obiettivo era quello di insegnare ai suoi alunni tutto ciò che riguardasse la letteratura con l’amore e la passione di chi crede fortemente nel proprio lavoro e facendo capire che, alla fine, studiare non è poi così male. Così, dopo un breve racconto del professore, i ragazzi decidono di seguire le sue orme e riaprire la Setta dei Poeti Estinti nel bosco della scuola, dove possono discutere sulle poesie su tutto ciò che ritengono importante, proprio come faceva il professor Keating.
Molti professori, oggi, credono nei propri alunni e non li vedono più solo come un voto ma soprattutto come delle persone con delle capacità diverse diverse in ognuno di loro. Sì, è vero, pretendono che gli studenti studino e che abbiano sempre i compiti svolti, però è anche vero che sanno essere riconoscenti verso i talenti dei propri studenti, si preoccupano delle eventuali gare sportive a cui un alunno partecipa e che trovano sempre un modo originale per spiegare gli argomenti, per far sì che gli alunni siano sempre attenti ed attivi alle lezioni. Penso, poi, a quando andavano a scuola i miei genitori, anni in cui i mancini erano malvisti perché la sinistra era la mano del diavolo e venivano obbligati a scrivere con la mano destra, atto che poteva compromettere il carattere dello studente. Penso poi a quei professori che, come punizione. bacchettavano le mani quando gli alunni sbagliavano ma poi vedo film come questo, come Io speriamo che me la cavo e come Bianca come il latte rossa come il sangue e penso che il fenomeno Keating, il professore dei giovani sia arrivato a tutti quei professori che vogliono stare dalla parte dei loro giovani studenti perché sanno che loro saranno il futuro e che devono essere aiutati a credere di più nelle loro capacità (che non sempre riguardano la scuola).